TRAPIANTO DI LINFONODI (ALNT - VLNT)

INDICAZIONI

Il Trapiandi di Linfonodi (ALNT o VLNT) è un intervento di microchirurgia riservato alle seguenti condizioni di Linfedema:

  • quando il sistema linfonodale è ipoplasico.
  • quando il sistema linfonodale è assente.
  • quando si è verificata un'interruzione nel flusso di drenaggio linfatico, sia esso di origine iatrogena, traumatica o post- infettiva.

OBIETTIVI

L'obiettivo è quello di ristabilire una circolazione linfatica vicariante in modo da permettere il miglioramento a livello dell’arto colpito o semplicemente la sua stabilizzazione. Il risultato potrà essere apprezzato dopo diversi mesi, poichè la neovascolarizzazione si ottiene con una procedura piuttosto lunga (drenaggio linfatico, bendaggi, ecc) che fa seguito all’intervento chirurgico.

ALTERNATIVE

In realtà non esistono alternative al Trapianto di Linfonodi. L'unica alternativa all'intervento è eseguire drenaggio linfatico, bendaggi ed indossare tutori elastocompressivi per tutta la vita.


INTERVENTO

L’intervento consiste nel trapianto autologo (cioè prelevato dal paziente stesso) di un’unità di tessuto, detta lembo, contenente linfonodi. Questo lembo viene trasposto nella sede in cui i linfonodi sono assenti o sono non competenti. Le zone zone donatrici più comunemente utilizzate sono quella laterocervicale, quella dorsale e quella inguinale. I linfonodi prelevati sono circa tre-quattro, per evitare scompensi in area donatrice.

Il tessuto trapiantato non solo favorisce il riassorbimento della linfa in eccesso presente in area ricevente, ma permette l’instaurarsi di un nuovo equilibrio che sarà duraturo nel tempo mediante la formazione di nuovi vasi linfatici.

L’autotrapianto linfonodale trova indicazione anche con finalità preventiva. L’approccio al paziente oncologico sta vedendo un imprescindibile connubio fra la chirurgia demolitiva oncologica e quella conservativa/ricostruttiva plastica.

Si pensi ai casi in cui è necessario eseguire una mastectomia per carcinoma. Nella stessa seduta operatoria, dopo l’asportazione oncologica viene eseguita una ricostruzione mammaria con un lembo grasso addominale, ricco di tessuto adiposo per il ripristino del volume e della forma della mammella e di linfonodi per prevenire l’instaurarsi del linfedema di arto superiore.


DOPO L'INTERVENTO

Viene confezionato in sala operatoria un bendaggio con il quale il paziente tornerà a casa propria. Nel post operatorio bisognerà eseguire molte sedute di Fisioterapia con Drenaggio linfatico manuale Vodder da parte di personale AIDMOV appositamente formato (non pressoterapia o apparati meccanici e non altri tipi di massaggio). Potrà essere utile l’aggiunta di bendaggio compressivo multistrato. La fisioterapia si svolge in due fasi: una prima fase quotidiana ed una seconda di svezzamento. 


A distanza di tempo dal trapianto (1-2 anni) si possono rendere necessari alcuni interventi complementari, per migliorare il risultato estetico dell’arto. Ad esempio in caso di lipedema residuo può essere indicato eseguire una liposuzione.


RISULTATI

I risultati a lungo termine (oltre 5 anni) per i linfedemi dell’arto superiore dimostrano, a secondo di gravità e tempo di comparsa della patologia:

  • guarigione nel 40% dei casi.
  • miglioramento di oltre il 50% nel 24% dei casi.
  • miglioramento inferiore al 50% in un altro 24% di casi.
  • nel 2% nessun risultato (microtrombosi vascolari). 

I risultati a lungo termine (oltre 5 anni) per i Linfedemi dell’arto inferiore dimostrano, a secondo di gravità e tempo di comparsa della patologia, risultati più variabili. 

  •  miglioramento di oltre il 50% nella metà dei casi.
  • miglioramento di oltre il 20% negli altri casi.

I risultati variano anche secondo la classe di gravità del Linfedema. Nei Linfedemi congeniti i risultati sono più imprevedibili, ma possono andare verso la normalizzazione nei casi moderati, con trapianti messi in relais al ginocchio.  Nell’80% dei casi si sono ottenuti miglioramenti di oltre il 50%, l’incidenza di infezioni crolla al 2%.


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CASI CLINICI