Le tecniche chirurgiche sono destinate ai casi non responsivi al
trattamento medico e prevedono due tipologie di interventi: ABLATIVI o FISIOLOGICI.
Per ogni paziente stabiliremo un piano terapeutico personalizzato secondo le singole necessità, al fine di raggiungere il massimo livello di cura ottenibile.
Il nostro obiettivo rimane sempre aiutare il paziente a riconquistare la maggiore autonomia possibile; ogni specialista studia il compromesso più adatto, in connubio fra ciò che le regole teoriche dicono e ciò che la persona vive.
In generale possiamo affermare che i pazienti che sono buoni candidati per l’intervento chirurgico sono quelli che:
- hanno già eseguito al massimo delle loro potenzialità tutte le terapie non chirurgiche per il linfedema e sono arrivati ad un livello oltre il quale il risultato non migliora.
- non hanno condizioni mediche o altre malattie che possono compromettere la guarigione dall’intervento.
- hanno una prospettiva positiva e obiettivi realistici riguardo ai risultati che la chirurgia può ottenere nel miglioramento dell’arto malato e nell'immagine del proprio corpo.
Si basano sull’asportazione del tessuto patologico utilizzando diverse
tecniche, tutte volte a ridurre il peso e le dimensioni delle aree
affette. Gli interventi più rappresentativi di questo gruppo sono la liposuzione e gli interventi di riduzione di ampiezza di arto (superiore o inferiore) e di scroto.
INTERVENTI CHIRURGICI FISIOLOGICI
Questi tipi di interventi hanno lo scopo di andare a ricostruire
delle vie linfatiche competenti, che permettano di drenare la linfa
in eccesso nelle aree malate. Sono interventi sofisticati eseguiti mediante tecniche
superspecialistiche, con l’ausilio di un microscopio operatore.
Gli interventi più rappresentativi di questo gruppo sono il Trapianto di Linfonodi e l'Anastomosi Linfovenosa.