VISITA LINFOLOGICA

La diagnosi di linfedema non è sempre semplice e viene spesso effettuata come diagnosi di esclusione, ovvero escludendo tutto ciò che linfedema non sia, a volte anche con esami invasivi e grande dispendio di tempo.


Il linfedema è una patologia che può assumere aspetti altamente invalidanti se trascurato o non diagnosticato in tempo.


La tempestività nella diagnosi permette di accedere più velocemente alle terapie ed impedire che il linfedema si possa trasformare in tessuto di tipo fibrotico-cicatriziale, meno responsivo alle terapie.


Una diagnosi precisa è essenziale per ottenere i migliori risultati sia con la terapia conservativa che con la terapia chirurgica.


La visita linfologica approccia i pazienti con edemi distrettuali non diagnosticati o non sufficientemente studiati permettendo loro di accedere ad un percorso di cure personalizzato, sia di tipo conservativo/fisioterapico che chirurgico.


Cosa deve fare il paziente che richiede una visita di questo tipo:

- portare con sè tutta la documentazione in suo possesso inerente al suo problema, incluso l’elenco dei farmaci di uso comune (antipertensivi, antidiabetici, ecc)
- portare con sè tutta la documentazione in suo possesso riguardante altre patologie associate, anche apparentemente non riguardanti il sistema linfatico

- prevedere di essere sottoposto a una visita della durata di almeno un’ora

- chiarire durante la visita ogni dubbio che possa presentarsi circa il trattamento, l’uso di tutori elastocompressivi, eventuali terapie farmacologiche ecc.

- chiedere se esistono centri sparsi sul territorio che possano eventualmente prendere in trattamento il suo caso se viene da lontano.


Per noi è essenziale che il paziente terminata la visita linfologica abbia una visione più chiara della sua patologia e delle soluzioni possibili.